La sindrome della spesa del turista

St. Paul de Vence - Little Market

Da quando viviamo in Francia ogni volta che entro in un supermercato mi prende l’ansia del turista e spesso finisco con il fare una spesa da turista, molto simile a quelle che facevo prima di lasciare il territorio francese e tornare in Italia. La mia amica Sandra ne sa qualcosa!

La spesa del turista è composta principalmente da:

– derrate a lunga conservazione che non si possono trovare nel paese dove si vive (la creme de marrons, cranberries, burro d’arachidi cruncy, biscotti presenti solo sul mercato francese, confettura di mirabelles…);

– attrezzi da cucina che non si possono trovare nel paese dove si vive o che comunque sono rari (per esempio: l’apri ostriche, le forchettine da lumache…);

– riviste di cucina;

– alcolici e super alcolici;

– formaggi imballati in modo che possano viaggiare;

– cereali e legumi secchi.

Nella spesa del turista non sono presenti:

– frutta e verdura…

– alimenti freschi o che viaggiano male, come i formaggi del formaggiaio (difficilmente imballati per viaggiare), la panna, il burro…

– alimenti voluminosi e che hanno bisogno che la catena del freddo venga mantenuta, come anatre, oche, faraone, foia gras…

 

È facile cadere nella sindrome della spesa del turista: mi do tempo un anno per riuscire a uscirne.

8 comments

  1. maia says:

    confesso io in valigia metto anche frutta, verdura, formaggi e temo l’imbarazzo di dover dar giustificazioni sulle mie importazioni alimentari….

    complimenti per il bellissimo blog!

  2. Sara D. says:

    Come ti capisco!!! Non metto piede in territorio francese da quattordici mesi e il mio cuore sanguina….Ricordo ancora quando misi piede per la prima volta alla mitica Confiserie Florian di Nizza, un eden per le mie papille gustative! Tornai a Roma carica di spettacolari marmellate ai tre agrumi e confetture ai petali di rosa, ma anni fa sono riuscita a portarmi a casa anche intere casse di formaggi francesi. Ah, che bei ricordi…

  3. Sandra says:

    Non ti dico cosa abbiamo portato via da Les Halles Paul Bocuse la scorsa settimana. Mancavano solo le ostriche! :o)
    Fosse per me ci tornerei domani! Ma col fatto che vado spesso a Nizza ormai in Francia mi sento a casa, e molto poco turista!

  4. Sara Maternini says:

    @Andrea: ho una crema di marroni in dispensa da almeno 2 anni. Scade nel 2013: dovrò usarla prima o poi! E poi ogni volta che la vedo al supermercato penso sempre di comprarla e poi mi ricordo che no, è a casa e adesso posso comprarla senza problemi in caso di bisogno :)

  5. Micra says:

    Escine subito e goditi i cibi e gli alimenti freschi!

    Io sogno ogni anno l’estate per poter tornare in Francia e mangiare baguette e foie gras (magari quello intero con un po’ di sale rosa a scagliette…), dei pezzetti di Roquefort con il miele e tutto il resto!!! :P

  6. andrea bez. says:

    si ma tu sei troppo giusta, in confronto sono un disgraziato.
    Al numero 1 della mia “spesa del turista” ci sono anche cose che ami profondamente quando sei turista ma che, una volta a casa, non fili neanche di striscio perchè non c’è più l’atmosfera :) (es: tonnellate di maple syrup canadese).

    ciaoooo!!
    bez

    ps: per non parlare poi dell’oggettistica o attrezzature varie (anche da cucina) che ti sembrano imprescindibili/mai-più-senza ma che poi … :)

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