L’importanza del fuoco

Rognoni flambè.jpg

Il fuoco.

In cucina.

Utile, ma non essenziale o indispensabile.

Ma se proprio vogliamo usarlo, che lo si usi con rispetto.

Mi capita troppo spesso di andare a cena da amici e vederli cucinare a fuoco basso, minimo, qualsiasi cosa…

Ci sono pochi cibi che hanno bisogno di un fuoco minimo… Oddio, forse c’è un’unica preparazione che ha bisogno di un fuoco mediamente basso, ma non al minimo: il soffritto classico… Il minimo è d’obbligo per cotture prolungate, ma che prima hanno avuto la loro bella dose di fuoco.

Per il resto, fuoco alto, sempre!

Perché?

Qualsiasi alimento, venendo a contatto con il calore, rilascia acqua. Se quest’acqua non evapora nel minore tempo possibile, il cibo inizia a cuocere bollendo nei suoi stessi succhi. E se questo va bene per la cipolla, che deve sudare, per tutto il resto è sconsigliabile. Questione di gusto, ma anche questione di consistenza del prodotto finito.

Il fuoco alto non va temuto, tutt’altro! Va amato!

Nei mesi che ho avuto la fortuna di cucinare in una cucina professionale, la capacità dei fuochi era sempre altissima! E non venivano mai spenti, ma lasciati al minimo se inutilizzati.

I fuochi migliori? Quelli delle cucine cinesi per i wok: mai usato nulla di più duttile e affidabile!

Nel momento in cui si supera la paura iniziale di bruciare qualsiasi cosa, nel momento in cui si trova il coraggio di osare, allora si arriverà a risultati inaspettati.

Credetemi :)

Mettetevi alla prova :)

E il fuoco è solo il primo passo verso un radioso futuro in cucina :)

2 comments

  1. Mari´ says:

    Grazie!!
    Proveró a seguire il tuo consiglio perché invece io sono una di quelle ancora col panico da fuoco alto.
    Mi sai dire di piú sulle cucine elettriche?
    Qua in Germania trovare cucine a gas é un’impresa, io a casa ho una di quelle con la piastra in CERAN e dopo un anno e mezzo che spignatto a manetta non mi ci sono ancora abituata.
    Baci!

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