In dispensa 2: il riso (e i cereali)

Siamo italiani e per noi il riso è italiano. Ma spesso ci dimentichiamo che, oltre ad avere origine asiatiche, moltissime altre nazioni producono riso, buono e completamente diverso dalle varietà che possiamo coltivare in Italia.

In una buona dispensa non dovrebbe mai mancare almeno un chilo di riso. La varietà dipende dal gusto personale e dalla regione di appartenenza: Carnaroli o Arborio, Originale, Roma o Vialone Nano. L’importante è che sia di buonissima qualità e possibilmente biologico. Se vivete in una regione produttrice di riso il mio consiglio spassionato è di farvi una gita e acquistarlo direttamente dal produttore: tutto un altro sapore.

In casa non dovrebbero mai mancare:

– Arborio o Carnaroli

– Venere (quello nero)

– Basmati (perfetto con i piatti indiani o cinesi)

– Thai (perfetto per la cucina thailandese)

– Originale (perfetto per il sushi)

– Rosso della Camargue (bollito come contorno a uno stufato)

– Misto integrale

Una cosa a parte sono i diversi cereali in grani che possono essere consumati come sostituti del riso, tipo il grano parboiled, il farro, il miglio, l’orzo o la quinoa. Cotture spesso prolungate, sapori forti e molto diversi l’uno dall’altro, usi diversi, anche se alla fine la bollitura è la cottura migliore. Sono molto versatili e possono essere usati sia in insalata, sia in zuppe e minestre, sia come contorni.

Ma quale riso e cereale sono indispensabili in una dispensa ben fornita e pronta a ogni evenienza?

– una varietà di Riso italiano a scelta (per i risotti Carnaroli e Arborio, per le minestre Vialone Nano)

– una varietà asiatica a scelta (il Basmati è oggettivamente più versatile)

– un cereale a scelta, che va a gusto personale di ognuno

Nota

Una porzione “normale” di riso o cereali prevede tra i 50 g e gli 80 g a persona.